Sealab I
Nello stesso periodo dello esperimento Man in the Sea, venne condotta un'esperienza dalla Marina Militare americana, nelle acque delle Bermuda
con l'operazione Sealab I.
Il laboratorio marino (Sea Lab) era un cassone pneumatico(a forma di sigaro) con l'interno
suddiviso in locali(dotati di cuccette, docce, gabinetti,
cucina, aria condizionata) e in un laboratorio
completo di strumenti
di controllo e di apparecchi a ultrasuoni per le
comunicazioni sottomarine e di apparecchi di registrazione.
Nel 1964 il Sealab venne collocato a 56 m di profondità con 4 acquanauti
a bordo. A quella profondità, in 15 giorni venne condotto ogni genere di lavoro
sotto continuo monitoraggio del ritmo cardiaco e respiratorio
ed analisi delle urine e del sangue di tutto
l'equipaggio. Vennero fatte anche prove
psico tecniche e psicologiche.
La miscela respiratoria nel Sea Lab era composta dall'80% di elio, 16% di azoto
e 4% di ossigeno, in modo che un litro di questo gas, alla pressione di 6,6 kg
per cm², pesava 2,5 g (quanto un litro di aria alla profondità di 10 m)
Il laboratorio era dotato anche di una cabina telefonica ad aria compressa, per
evitare l'effetto della voce a paperino.
Dopo 56 ore di decompressione, gli acquanauti tornarono alla
superficie in perfette condizioni di salute.
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