Nel Medio Evo non vi sono particolari testimonianze su attivitą subacquee dell'uomo, tranne la leggenda di Colapesce. Gli unici riferimenti che gli scrittori dell'epoca (da Olao Magno a poeti oscuri del XII secolo fino al fiorentino Brunetto latini, XIII secolo) hanno tramandato si basano su testi e illustrazioni incentrate su mostri marini di ogni genere, come cani marini, draghi, serpenti, monaci pesci e piovre terrificanti.
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