Stenuit
& Lindbergh
Man
in the Sea
Link progettò di mandare a soggiornare, per 48 ore, Robert Stenuit a 130 m di
profondità con il suo cilindro.
Prima di ogni cosa sperimentò su una capretta una saturazione di 13 ore (ossigeno 3%, azoto 6%, elio 91%)
e la successiva decompressione ed ebbe modo di correggere miscele gassose e
tempi di permanenza e desaturazione (24 ore).
Quando il gruppo del progetto Man in the Sea di Edwin Link fu pronto collocò,
nelle Great Stirrup Cay alle Bahamaa, a 130 m di profondità un cilindro, sìmile a quello che era stato usato
negli esperimenti di Ville Franche sur Mer, con dentro Stenuit
e Lindbergh.
All'interno del cilindro fu creata un'atmosfera composta dal
96,2% di elio e dal 3,8% di ossigeno. Quando la pressione all'interno del
cilindro raggiunse l2 14 atmosfere, i due acquanauti uscirono per le alcune
escursioni di lavoro. Sul fondo marino avevano come appoggio una campana pneumatica di
gomma, le cui due
estremità erano attrezzate di oblò circolari. Nella parte bassa si trovavano
le riserve di gas (elio e ossigeno) ed era aperta
un'entrata circolare. Questa struttura, denominata SPID (Submerged Portable
Inflatable Dwelling, Dimora Sommersa Gonfiabile e Portatile) era dotata di una cuccetta,
una televisione a circuito chiuso,
apparecchi di riscaldamento, impianti di illuminazione, strumenti per il
controllo dei gas.
Gli acquanauti, tra un'immersione e l'altra si riposavano in questa campana.
I
due uomini restarono alla profondità di 130 m per 48 ore, ripassarono (in
apnea), quindi, nella capsula
utilizzata per la discesa e riportati in superficie furono decompressi per 4
giorni in una camera di decompressione multipla.
Il cilindro di Link era un rifacimento del TUP (Torretta Universale da
Palombaro) realizzato da Roberto Galeazzi già nel 1939 per conto della Marina
Militare italiana).
E' un apparecchio costruito per ospitare
tre operatori e può essere usato per camera di decompressione
subacquea, campana subacquea, camera di decompressione in superficie, ascensore
per trasportare dalla superficie al fondo e viceversa gli acquanauti, camera
orizzontale o verticale per trasferire in
equilibrio di pressione i palombari dalle profondità marine alle camere di
decompressione fisse in superficie, camera di
osservazione sottomarina.
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