Mio
signore, mio
re
Cogli dell'anima vergine
lo scroscio di ruscelli di desiderio,
mio signore, mio re,
da troppo tempo bramo
sentire le tue dita tra i capelli
quando mi dirai, finalmente "amore"
con voce soffocata di passione.
E avrai la voce del vento,
mio signore, mio re.
e avrai il fragore del mare,
la carezza bruciante del sole,
le azzurre chiarità d'aprile.
Amo di te, mio signore, mio re,
i silenzi che tracciano rotte sconosciute,
amo le parole controvento che agitano vessilli di gelosia,
amo gli umori strani che mi fanno anelare il sereno,
amo di te la ruga della fronte,
l'argento dei capelli che segna zone d'ombra,
amo infine, mio re, l'assillo che ti tormenta l'esistenza,
quell'assillo che ora e per sempre,
sarà il mio vessillo d'amore per te, mio signore, mio
re.
Amo di te
la paura che ti ghermisce
quando cammini a ridosso di un desiderio
quando la luna ti s'impiglia tra i capelli,
quando peschi pesci d'argento,
per farmene lanterne nelle notti d'insonnia,
mio signore, mio re, amo tutto di te...
amo il suono del tuo passo
quando oltrepassi la soglia del sogno...
il rumore di un tuo pensiero
quando ti sorprendi a parlarmi sottovoce
e a chiamarmi col nome che sai...
e plani dolcemente sui miei fianchi
e riposi finalmente sul mio cuore...
Aphrodite
am
www.colapisci.it
|