Natura
sconosciuta
Il
vagare terreno è esanime
e le vesti sfilacciate sono gravate
dalla pioggia e dal fango.
Il
giogo del quotidiano
ha sfaldato il vigore
di tutte le mie giornate,
intessendolo nel telaio delle utopie.
Una
natura dirompente
si è destata dall’agonia
nelle membra diramate
di una simile segreta esistenza
e ha trovato questo
unico antro superstite.
Ora
non voglio più
sapere chi sono.
Mi basta abbandonarmi
nelle onde estive
delle tue premure
e annegare nella dolcezza
del tuo amore.
Aretusa
RC
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