Colapesce e le prove

Colapesce non era
morto; aveva navigato per i sette mari alla ricerca della sua bella ed amata sardina.
Il tutto era
cominciato quando il Re aveva buttato in mare la sua corona senza sospettare che a
Colapesce piaceva tanto la corona che avrebbe escogitato uno dei suoi diabolici piani per
impossessarsene.
Costui stava
appunto scappando con la corona che aveva appena ripescato sul fondale marino quando vide
qualcosa che gli pareva un miraggio, si trattava di una sardina, una pesciolina bella ed
elegante che stava correndo a ripararsi per non essere divorata da uno dei due squali che
si aggiravano nei paraggi,
Cola si dibatteva
in un terribile dilemma: non sapeva se scappare, se difendere la sardina o se stare a
guardare, decise di regalare la corona agli squali in cambio della vita della sardina, lui
che non aveva mai donato niente di suo, lui che non aveva mai amato nessuna donna, allora
si rese conto che quella per lui era "la sardina giusta"!
I due si sposarono
ed ebbero molti Colapesciolini e Colapescioline, che si sposarono tra loro e generarono
tanti pesciolini fino a fondare la numerosa stirpe dei Colapescidi.
Il Re di questa
stirpe era Colapesce, naturalmente, il quale ne andava molto fiero, ma nonostante ciò gli
mancavano terribilmente i suoi genitori.
Un giorno, mentre
Colapesce stava presentando una sfilata di splendide Colapescioline, uno squalo gli venne
a riferire che i suoi genitori erano ancora in vita ed avevano pregato gli dei di far
diventare pesci anche loro.
Gli dei avevano
risposto:
- Vi faremo
diventare pesci come vostro figlio Cola solo se lui riuscirà a superare tre prove:
1°- contare
tutte le conchiglie della spiaggia,
2°- contare
tutti i pesci del suo regno,
3°- contare
tutti gli scogli della scogliera".
Cola decise di
tentare.
La prima prova fu
facile da superare, perchè lui conosceva un pesce matematico che in un paio dore
sarebbe riuscito a contare le conchiglie disseminate sulla spiaggia; dopo tre ore il
risultato era bello e pronto: si trattava di 2.000.000.000.932 conchiglie.
La seconda prova fu
la più facile , perchè ogni pesce nato veniva registrato su un libro in modo da sapere
la popolazione totale del regno sottomarino, i cui abitanti ammontavano allora a
300.000.000.
La terza prova fu
la più impegnativa, il pesce matematico ci mise tre giorni a contare tutti gli scogli ma
infine ci riuscì: erano in tutto 134 fra grandi e piccoli.
Colapesce era
riuscito a superare tutte le prove perciò gli dei trasformarono i suoi genitori in pesci
che lo raggiunsero nel suo regno sottomarino dove lui da allora governò felice e
contento.
Alice M.
Scuola Media Cordenons
1999

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