www.colapisci.itL'uomo che diventa pesce per necessità o per scelta

Colapesce e le prove

Santo Saba
 

Colapesce non era morto; aveva navigato per i sette mari alla ricerca della sua bella ed amata sardina.

Il tutto era cominciato quando il Re aveva buttato in mare la sua corona senza sospettare che a Colapesce piaceva tanto la corona che avrebbe escogitato uno dei suoi diabolici piani per impossessarsene.
Costui stava appunto scappando con la corona che aveva appena ripescato sul fondale marino quando vide qualcosa che gli pareva un miraggio, si trattava di una sardina, una pesciolina bella ed elegante che stava correndo a ripararsi per non essere divorata da uno dei due squali che si aggiravano nei paraggi,

Cola si dibatteva in un terribile dilemma: non sapeva se scappare, se difendere la sardina o se stare a guardare, decise di regalare la corona agli squali in cambio della vita della sardina, lui che non aveva mai donato niente di suo, lui che non aveva mai amato nessuna donna, allora si rese conto che quella per lui era "la sardina giusta"!
I due si sposarono ed ebbero molti Colapesciolini e Colapescioline, che si sposarono tra loro e generarono tanti pesciolini fino a fondare la numerosa stirpe dei Colapescidi.
Il Re di questa stirpe era Colapesce, naturalmente, il quale ne andava molto fiero, ma nonostante ciò gli mancavano terribilmente i suoi genitori.

Un giorno, mentre Colapesce stava presentando una sfilata di splendide Colapescioline, uno squalo gli venne a riferire che i suoi genitori erano ancora in vita ed avevano pregato gli dei di far diventare pesci anche loro.

Gli dei avevano risposto:
- Vi faremo diventare pesci come vostro figlio Cola solo se lui riuscirà a superare tre prove:

1°- contare tutte le conchiglie della spiaggia,
2°- contare tutti i pesci del suo regno,
3°- contare tutti gli scogli della scogliera".

Cola decise di tentare.

Stretto di Messina - Itala Marina - abLa prima prova fu facile da superare, perchè lui conosceva un pesce matematico che in un paio d’ore sarebbe riuscito a contare le conchiglie disseminate sulla spiaggia; dopo tre ore il risultato era bello e pronto: si trattava di 2.000.000.000.932 conchiglie.
La seconda prova fu la più facile , perchè ogni pesce nato veniva registrato su un libro in modo da sapere la popolazione totale del regno sottomarino, i cui abitanti ammontavano allora a 300.000.000.
La terza prova fu la più impegnativa, il pesce matematico ci mise tre giorni a contare tutti gli scogli ma infine ci riuscì: erano in tutto 134 fra grandi e piccoli.

Colapesce era riuscito a superare tutte le prove perciò gli dei trasformarono i suoi genitori in pesci che lo raggiunsero nel suo regno sottomarino dove lui da allora governò felice e contento.

 

Alice M.
Scuola Media Cordenons
1999

 

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