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Colapesce non era
morto; aveva navigato per i sette mari alla ricerca della sua bella ed amata sardina.
Il tutto era
cominciato quando il Re aveva buttato in mare la sua corona senza sospettare che a
Colapesce piaceva tanto la corona che avrebbe escogitato uno dei suoi diabolici piani per
impossessarsene.
Cola si dibatteva
in un terribile dilemma: non sapeva se scappare, se difendere la sardina o se stare a
guardare, decise di regalare la corona agli squali in cambio della vita della sardina, lui
che non aveva mai donato niente di suo, lui che non aveva mai amato nessuna donna, allora
si rese conto che quella per lui era "la sardina giusta"! Un giorno, mentre Colapesce stava presentando una sfilata di splendide Colapescioline, uno squalo gli venne a riferire che i suoi genitori erano ancora in vita ed avevano pregato gli dei di far diventare pesci anche loro.
Gli dei avevano
risposto:
Cola decise di tentare.
La prima prova fu
facile da superare, perchè lui conosceva un pesce matematico che in un paio dore
sarebbe riuscito a contare le conchiglie disseminate sulla spiaggia; dopo tre ore il
risultato era bello e pronto: si trattava di 2.000.000.000.932 conchiglie. Colapesce era riuscito a superare tutte le prove perciò gli dei trasformarono i suoi genitori in pesci che lo raggiunsero nel suo regno sottomarino dove lui da allora governò felice e contento.
Alice M.
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