www.colapisci.itL'uomo che diventa pesce per necessità o per scelta


Colapesce e l'Etna

Colapesce non è riemerso ma non è neppure morto.
Nuotando sul fondo marino ha scoperto una caverna, si è addentrato sempre nuotando per molti nodi senza trovare uno sbocco in mare aperto.
Ad un certo punto Cola nota delle pietre nere simili a quelle che da ragazzo ha visto sul monte Etna; sorpreso continua a nuotare senza sosta per giorni e giorni finché si trova davanti un ostacolo: la caverna si restringe in uno stretto camino che sale verso l’alto.

Un omino sbuca alle spalle di Colapesce e gli dice:
- Questa è la Catania sotterranea, sei dentro l’Etna. Se riuscirai ad uscire salendo fino al cratere, ti premierò facendoti tornare uomo
Cola chiede:
- Ogni quanto erutta questo vulcano?
- Circa una volta ogni settimana, oggi ad esempio dovrebbe eruttare - precisa l’omino.

Dopo un po’ si avverte un rumore frastornante ed il suolo bolle: inizia l’eruzione. Cola rimane immobile. La lava si avvicina, sale dal fondo della caverna, ma Cola non si muove.
L’omino che non crede ai suoi occhi esclama:
- Per il tuo coraggio ti farò tornare in superficie, ma per dimostrarmi che meriti di essere uomo dovrai superare un’ultima prova: dovrai impedire a questo vulcano di eruttare ancora mettendo in pericolo i paesi che si trovano sulle sue pendici.

A queste parole Cola, ingegnoso più che mai, ribatte:
- Non preoccuparti, in un battibaleno ti farò vedere cosa so fare!
Si precipita a raccogliere la lava solidificata dell’ultima eruzione e forma una muraglia costringendo la lava a cambiare percorso ed a riversarsi in mare.
Cola viene premiato diventando di nuovo uomo e torna a casa sua, dove promette a suo padre di non mettere più piede in mare.

Per molto tempo dall’Etna non sono scese più colate di lava, ma da alcuni anni le eruzioni sono riprese: probabilmente la forza del vulcano ha vinto la resistenza della muraglia.

 

Giovanna G.
Scuola media di Cordenons
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999

Capo Scaletta

   

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