Colapesce
e la città sottomarina
Colapesce non è morto in fondo al mare.
Lui è diventato un cittadino di un regno ancora
inesplorato dalluomo, ricoperto di coralli dai colori vivaci che si riflettono
nellacqua, e percorso da pesci sconosciuti ai più grandi esperti di fauna marina.
In
quel regno ci sono anche altri bambini, di tutti i Paesi del mondo, trasformati anche loro
in pesce dalla cintola in giù; vi sono pure uomini-pesce e donne-pesce.
Tutti
insieme questi ibridi hanno creato una vera e propria città sottomarina, però sono assai
infelici perchè sanno che non potranno mai più vedere le persone, che a loro sono state
care quando ancora vivevano sulla terra ed al posto di una coda per nuotare avevano due
gambe per camminare.
Quando
nella città sottomarina arriva Colapesce, tutti lo interrogano per avere notizie dei loro
cari e della vita che si conduce in superficie. Il ragazzo-pesce non sa che dire
perché
lui non è andato oltre le Colonne dErcole e conosce solo gli abitanti dei Paesi
rivieraschi del Mediterraneo, ma per non deludere i suoi nuovi amici, finge di conoscere
tutti i loro parenti e li rassicura
dicendo che questi se la passano bene e godono di
ottima salute.
Per
tre mesi Colapesce è costretto ad inventare storie per consolare gli abitanti della
città sottomarina, alla fine non ne può più e decide che bisogna trovare una soluzione
per far ricongiungere gli uomini-pesce alle famiglie dorigine.
Ci
pensa tre giorni e tre notti, al mattino del quarto giorno, appena sveglio è colto da
unilluminazione: si ricorda che alla corte del re delle due Sicilie, vive un mago
chiamato Merlincus, fratello di Merlino, che è capace di ogni prodigio, in men che non si
dica, sa trasformare un povero in ricco, un galantuomo in un disonesto, un uomo sano in
uno gravemente ammalato...
Colapesce
prende la corona del Re delle due Sicilie, che ha trovato infilata in un ramo di corallo
rosa, e sale in superficie.
Ad
un marinaio di passaggio mostra la corona e lo prega di avvertire il Re di mandargli
Merlincus a prendere la corona, lui lo aspetterà nelle acque sotto il Faro.
Passa
poco tempo e nel luogo stabilito arriva Merlincus, a cui Colapesce consegna la corona, in
cambio di un incantesimo che trasformi in uomini-pesce i parenti dei suoi amici, gli
abitanti della città sottomarina.
Niente
di più facile per Merlincus che, gesticolando con le mani, pronuncia la formula magica
"Sim salò, sim
salù,
chi più non vuole viver qua sù
nel mar si immerga oggi o mai più,
diventerà pesce dalla vita in giù."
Appena
il mago ha finito di parlare, una folla si avvicina alla costa e si getta in mare; nel
momento in cui ognuno tocca lacqua le sue gambe diventano ununica coda.
Tra
tutte quelle persone Colapesce riconosce sua madre, labbraccia e la porta con sé
nella città sottomarina, dove le famiglie riunite vivono in pace ed armonia.
Marco G.
Scuola Media di Cordenons
1999
www.colapisci.it
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