Io, Colapesce
Io sono il figlio di un pescatore di sardine e fin da piccolo mangiavo sardine a colazione, a pranzo ed a cena.
Una sera, dopo aver fatto un lauto pasto a base di sardine, mi sono disteso sul letto a
digerire. Sentivo uno strano formicolio nelle gambe ed un gran desiderio di andare a fare
un bagno in mare.
Scesi sulla riva e mi tuffai in mare per rinfrescarmi, ma quando venni a galla le gambe erano unite in una
lunga coda ed avevo le pinne al posto dei piedi, insomma ero diventato un uomo-pesce.
Lasciai la mia famiglia e sprofondai negli abissi del mare.
Ora abito insieme ad altri uomini-pesce su Uccipesce, una grande nave chiamata Titanic dai terrestri.
Il nostro comandante si chiama Ralk ed è unimponente e terribile Orca; una volta allanno lui dà
la caccia ai draghi marini, lo fa perchè chi mangia carne di drago vive per almeno 400
anni. Chi mangia carne di drago rosso, una specie molto rara da quelle parti, vive
addirittura 2.000 anni.
A volte Ralk uccide perfino il drago nero, cioè la morte.
Dalla mattina fino
alla sera io e gli altri ragazzi-pesce giochiamo con gli squali bianchi, perlustriamo il
fondale marino in cerca di perle magiche, perdute da Tutankhamon, il faraone
dellEgitto, facciamo i dispetti ai marinai di passaggio lanciando pezzi di roccia
che strappiamo al fondale contro le loro imbarcazioni, provocando danni irreparabili.
Sulla nave Uccipesce io mi diverto molto, ma mi dispiace un po di non essere più un ragazzo terrestre,
solo perchè non posso più gustare le delizie casalinghe a base di sardine fritte.
Fabio
C.
Scuola Media di
Cordenons
1999
www.colapisci.it
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