www.colapisci.itL'uomo che diventa pesce per necessità o per scelta

Ribelle anima mia

Quanto desiderio hai, anima mia, di amare.... e per quante volte ti sarà concesso ancora di innamorarti così perdutamente?.....
Non sei mai riuscita a gioire di sentimenti scontati, né di emozioni previste.
Hai sempre sfidato l’impossibile, senza mai arrenderti alla tirannia di relazioni consuete, regolate dalla noncuranza di cuori privi di fantasia.
Hai barattato mille certezze per brevi istanti di incongruenza, che trovavi spesso nascosti in sguardi inaccessibili... proibiti...

Ed ora eccoti di nuovo a combattere con te stessa nella palude del dubbio, per chiedere attimi di passione... di ardente follia... incosciente... fragile...
Tormentata anima mia!
Adultera con l’amante indifferente e fedele solo al tuo ribelle respiro, che, sconsiderato, ti incita sovente a raggiungere mete sempre più incerte, celate in baci impalpabili... bramati... temuti...
Guarda verso il cielo, anima mia!
Neonati raggi solari si posano leggeri sulla quieta superficie del mare. Come petali inconsistenti si sciolgono nell’acqua salata. Scendono benèfici a contendere queste buie profondità...

Avverti?
Sono carezze antiche, sospiri rapiti al peregrinare di maree stanche di odiare... dimenticate nella solitudine...
Sono gocce di rugiada su di te, in questa mite aurora primaverile...
Colonna, scolpita da tanti tormenti secolari trascinati del tuo mare senza tempo, rischiara i dubbi di quest’anima in pena!
Dolce giaciglio, allevia l’angoscia del suo andare...
Odi, anima persa?
E’ una amorevole ninna nanna.
Una ninna nanna solo per te...
Culla i tuoi sogni solitari, li accarezza, li accompagna nell’azzurro di un cielo privo di nembi, dove liberi volano i giovani gabbiani innamorati.

Ascolta questa melodia consolatrice!
Ritrai i tuoi neri aculei... lasciati andare...

Senti?
E’ un gemito d’amore, sospinto dalle onde lontane e nascoste di insperabili desideri...
Tenero giaciglio di questa colonna forgiata su sicure rovine, divenuta illusorio puntello di tanti affanni, sospinti dalle onde furtive del mare fino alle sue fondamenta.... sei solida e perenne dimora... finalmente arenile di pace... o solo fuggevole... incestuosa illusione?
Vagante anima mia, carpita in ogni tempo da irresolute verità, perché non riesci ad ancorare il tuo cuore nel sedentario porto della vita di sempre?.

Devo andare, colonna mia!
Devo tornare...
Timori lontani si stanno ingigantendo ed oscurano l’orizzonte. Preannunciano una violenta tempesta.
La mia anima è debole... non resisterà questa volta alla furia del vento.
Tepore... tenerezza... carezze sfiorate... sospiri ghermiti alle segrete correnti marine...
Da dove viene tanto calore... mi sento inondare d’amore...

Mi abbandono...
Fievole è ormai ogni difesa...
Generoso rifugio....
Amabile riparo di ferite mai sedimentate...

Rimani ancora per un po’ dimora nella marina inaridita della mia prevedibile esistenza!

 

Luna

 

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