Ribelle
anima mia
Quanto
desiderio hai, anima mia, di amare.... e per quante volte ti sarà
concesso ancora di innamorarti così perdutamente?.....
Non sei mai riuscita a gioire di sentimenti scontati, né di emozioni
previste.
Hai sempre sfidato l’impossibile, senza mai arrenderti alla tirannia di
relazioni consuete, regolate dalla noncuranza di cuori privi di fantasia.
Hai barattato mille certezze per brevi istanti di incongruenza, che
trovavi spesso nascosti in sguardi inaccessibili... proibiti...
Ed
ora eccoti di nuovo a combattere con te stessa nella palude del dubbio,
per chiedere attimi di passione... di ardente follia... incosciente...
fragile...
Tormentata
anima mia!
Adultera con l’amante indifferente e fedele solo al tuo ribelle respiro,
che, sconsiderato, ti incita sovente a raggiungere mete sempre più
incerte, celate in baci impalpabili... bramati... temuti...
Guarda verso il cielo, anima mia!
Neonati raggi solari si posano leggeri sulla quieta superficie del mare.
Come petali inconsistenti si sciolgono nell’acqua salata.
Scendono benèfici a contendere queste buie profondità...
Avverti?
Sono carezze antiche, sospiri rapiti al peregrinare di maree stanche di
odiare... dimenticate nella solitudine...
Sono gocce di rugiada su di te, in questa mite aurora primaverile...
Colonna, scolpita da tanti tormenti secolari trascinati del tuo mare senza
tempo, rischiara i dubbi di quest’anima in pena!
Dolce giaciglio, allevia l’angoscia del suo andare...
Odi,
anima persa?
E’ una amorevole ninna nanna.
Una ninna nanna solo per te...
Culla i tuoi sogni solitari, li accarezza, li accompagna nell’azzurro di
un cielo privo di nembi, dove liberi volano i giovani gabbiani innamorati.
Ascolta
questa melodia consolatrice!
Ritrai i tuoi neri aculei... lasciati andare...
Senti?
E’ un gemito d’amore, sospinto dalle onde lontane e nascoste di
insperabili desideri...
Tenero giaciglio di questa colonna forgiata su sicure rovine, divenuta
illusorio puntello di tanti affanni, sospinti dalle onde furtive del mare
fino alle sue fondamenta.... sei solida e perenne dimora... finalmente
arenile di pace... o solo fuggevole... incestuosa illusione?
Vagante
anima mia, carpita in ogni tempo da irresolute verità, perché non riesci
ad ancorare il tuo cuore nel sedentario porto della vita di sempre?.
Devo
andare, colonna mia!
Devo tornare...
Timori
lontani si stanno ingigantendo ed oscurano l’orizzonte. Preannunciano
una violenta tempesta.
La mia anima è debole... non resisterà questa volta alla furia del
vento.
Tepore... tenerezza... carezze sfiorate... sospiri ghermiti alle segrete
correnti marine...
Da
dove viene tanto calore... mi sento inondare d’amore...
Mi
abbandono...
Fievole è ormai ogni difesa...
Generoso rifugio....
Amabile riparo di ferite mai sedimentate...
Rimani
ancora per un po’ dimora nella marina inaridita della mia prevedibile
esistenza!
Luna
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