Sorgente d’aurora
Sento
buio e freddo!
Nuvole gravide di pioggia, minacciose, ciclopiche, ottenebrano questa
notte già priva di speranza. Lo squallore e l’affanno coprono l’umido fondo marino e opprimono la
trasparenza velata del mio lento moto sotto una coltre putrida e
grigiastra.
Dove
sono le stelle?
Perché sono così lontana?...
Perché non
si riaccende
ancora il mio sguardo?
Ovunque turbe armate aspettano la mia distruzione.
Mostri marini lacerano senza pietà il mio caduco bisogno di amore.
Anche
tu, colonna mia, sei avvolta dalle tenebre e non respiri...
Solo questo dolce giaciglio resiste, come una vecchia e paziente
roccaforte, alle ondate insane del mare momentaneamente impazzito!
Basta!
Basta...
Andatevene!
Lasciatemi!
Pensieri sgraditi.
Angosce represse.
Maschere tragiche.
Alibi vuoti.
Paraventi di assurde e crudeli verità!
Non
vi permetterò di penetrare ancora nelle mia membra, non vi seguirò nel
vostro vortice di odio e menzogna!
Lasciatemi
libera di amare!
E’ questa la mia natura.
Luna... sarò sempre Luna....
La
tua Luna, uomo pesce...
Tu, sai ancora guardare le stelle...
Non temi la
passione di un cuore ustionante...
Sei sorgente d’aurora...
musica amorosa...
marea che ristora e
innamora...
Bramo la luce... un piccolo bagliore...
Dove
sei colonna mia?
Voglio uscire da queste ombre di morte.
Aiutami!
Luna
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