www.colapisci.itL'uomo che diventa pesce per necessità o per scelta


Ninfea

 

 

Dimmi, quale Dea dell’Olimpo

ho offeso, per essere stata

castigata a nascere Bianca Ninfea,

in questa tetra palude?

 

A nulla è servito

chiudermi nella mia aurea,

rettili hanno dissacrato

le mie minute spine

per privare l’attesa

della liberazione.

 

E non mi è bastato

affondare le mie capillari radici

nelle profondità del tuo mare,

per trovare ampolle d’acqua pura,

con cui beneficare l’arsura

di un dramma, toccato in sorte

proprio a me.

 

Il chiarore che mi leva,

appena, appena sopra il buio,

ancora non è riuscito

a trasformarsi in ali,

per portarmi lontano

da una vita di solitudine,

che ormai ho conosciuto essere

peggiore della notte stessa.

 

Luna

Stretto di Messina

 

   

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