www.colapisci.itL'uomo che diventa pesce per necessità o per scelta


Galassie perdute

Tramonto sul Tirreno

Aleggiando nel tuo sonno,  precipiti, tra le mie mani, milioni di colori e col ritmo del cuore e del respiro li ricomponi e rinasci come piccola e infinita galassia del mare.
Ora implodi  in uno spasmo d'attesa e, poi, lenta rilasci i desideri e ti distendi, mentre diffondi nei miei pensieri gli universi accesi. 

Nella tua pelle di luna, le vele dei miei ricordi, ora liberi di andare, ci spingeranno  verso scogli affioranti su cui aggrapparsi o timide radure in cui approdare..
E dovessi scegliere un destino di pietra,  per cementare questo amore, cercherei il quarzo bianco di queste spiagge. Questi bianchi sassi hanno dentro, anch'essi,  una luce nascosta che si sprigiona, con l'odore del fuoco della mia terra, quando li strofini con sapienti urti l'uno con l'altro.
Sono labili fiamme di un attimo,  che rientrano subito, pudiche, dentro la loro diafana genesi molecolare.
Nella struttura cristallina e vitrea potremmo restare affascinati  per tutto il tempo rubato al mondo e se dovessimo avere un destino in comune,  vorrei portarti tra i prati e i deserti del mare, per cercare le stelle amiche.
Però, potrei pure accettare l'idea di vivere chiusi dentro i confini di un piccolo ciottolo bianco, purché diventi la nostra astronave e, quindi, poter viaggiare soli e lontani tra altre Galassie perdute e lì vivere di baci e di carezze,  senza lacrime e paure.

Intanto dormi, Medea, tra le mie mani.
Io son sveglio e aspetto l'alba per vederti rinascere galassia del mare.

 

Cola

 

   

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