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Lo
scirocco, ormai, risale veloce verso il
continente. Il sole si riaffaccia in un cielo turchese di cristallo
e il mare ha ancora il respiro lungo e si dona in bianchissime spume su
tutta la costa messinese. Bambini e beccaccini si rincorrono sulla
spiaggia.
E
la pelle di tutti, massaggiata dal fluire copulante delle onde, si
abbandona a sensuali piaceri. Il respiro lento e lungo delle onde lo rivivo, adesso, nei nostri incontri, in cui la pelle squamata diventa fonte di scambio di sensi e di passioni e i nostri profondi gemiti canto d'amore di due anime riemerse da qualche naufragio, intrecciate nei ricordi leggendari del Mediterraneo e depositarie di tutte le storie d'amore di una umanità che cerca se stessa, esponendo la propria pelle ai raggi del sole e al sale.
I
miei e i tuoi ricordi, i miei e i tuoi sospiri, i distacchi amari del
sonno, le mani che ti accolgono e i tuoi delicati fili
d'argento che mi
avvolgono la vita, sono i testimoni di un lontano passato. In questo tempo, il disperato tentativo di unirci per sempre, probabilmente, resterà nelle profondità buie di queste acque, sempre più nere. Ma, ugualmente riempiremo le nostre ansie di dolci baci e forti pulsioni. Ugualmente daremo i colori più caldi alle nostre parole, ugualmente potremo volare sui blu e sui verdi del mondo e poi planare su solitari scogli, in cui lasceremo asciugare, al grecale che giunge, le vele gonfie di desideri.
Ti
ho amata violentemente ogni mille anni, ti ho cercata sempre e tra tanti
esseri vaganti e indifferenti ti ho ritrovata.. Per il momento voglio continuare ad aggrapparmi ai nostri abbracci, alle luci improvvise che attraversano le notti del mare.
Cola
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