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Dove
sei?
Dove
sei?
Dove
hai portato la tua anima tormentata, questa notte?
Mio
Dio! Sta crollando tutto!
Sgretolati
con esse sono tutti i segreti che custodivo gelosamente in questo sprazzo di
mare infuocato. Letto sconosciuto, freddo e inospitale, albergatore venale di un’anima lasciata sola per amore, cullami solo per un po’, rendi meno angosciosa questa attesa. Placa il pensiero di morte e abbandono che mi pervade... Mio dolce giaciglio, mio caldo raggio di sole... in quale remota notte ti stai spegnendo, quali antiche e avide amanti stanno carpendo la tua vita?
Bramo
uno spiraglio di luce, un sicuro sostegno, un tenero riparo... Vieni da me... riprendimi tra le tue mani! Torna ad essere quella colonna affascinante, che, innamorata, gioca agile e felice con le docili murene, quel baluardo illuminato che sa ripararmi dalle ostili correnti, quel generoso rifugio che mi inonda di infinita dolcezza...
Sollievo
alle mie pene è il tepore delle tue palme. Torna da me... riprendimi tra le tue mani!
Medusa
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