Medusa

Come sia finita in queste
profondità, buie e fredde, Dio solo lo sa.
Eppure
non mi sento straniera in questo luogo, tutto mi è così stranamente
familiare.
No, non sono una profuga, come denunciano tutti quelli che mi nuotano
intorno, elegantemente vestiti di una sgradevole ipocrisia, sempre
generosamente ostentata.
Ho costruito la mia dimora ai piedi di questa colonna, in una nicchia
ricavata dalla giocosità del suolo marino e riempita dall’allegro
vociare di giovani alghe, ignare di occupare un posto così importante
nella mia vita e per questo libere di sciogliere le proprie emozioni nelle
onde dolci e salmastre di questo infinito mare, che tutto contiene,
prigioniero della propria eternità.
E il loro vociare è una
silenziosa melodia per me, diversa da quella incantatrice e bugiarda delle
sirene.
Una melodia che mi inonda l’anima, illuminandola di un calore
disarmante, impossibile da nascondere anche alla più gretta creatura.
Che il mondo degli uomini sia simile a questo?
Cosa pagherei per incontrarne uno!
Conoscerlo, scoprirlo o magari semplicemente desiderarlo, come si fa
rincorrendo un sogno agognato!
Ma ora basta!
Voglio fare un giro attorno alla mia colonna!
Sì, è mia! L’ho scelta io e ne sono orgogliosa!
Del resto sono sempre stata orgogliosa e anche gelosa delle mie scelte,
spesso scomode a chi mi stava vicino, che dopo un po’, trovandosi
incapace di confronto, mi abbandonava, o peggio diventava mio nemico....
Quanti hanno giurato di amarmi e
poi sono diventati crudeli avversari!
Quante ferite mi hanno inflitto, quanti tradimenti....
Sapevano e sanno ancora come colpirmi, perché non sono mai stata avara
nel rivelarmi a loro, non mi sono risparmiata nell’amarli e li amo
ancora, anche se con il mio fare e il mio dire ho ustionato profondamente
le loro carni....
Ma non l’ho mai fatto per vendetta.
I miei rancori cercano solo rapporti leali.... passionali... capaci di
farti dimenticare anche la più meschina debolezza, che scopri serpeggiare
viscida nella mente.
La mia colonna! Non è come le altre.
La sua forma è così diversa..... è affascinante..... sembra che si
muova.
A volte ho persino l’impressione che voglia dirmi qualcosa....
Certo, lo so, è solo una colonna... Ma mi piace pensare che abbia un
cuore, magari anche un’anima.... uno scopo che la tenga in vita.
Una folata d’acqua più calda
si sprigiona da un’onda proprio mentre inizio il mio terzo giro in
salita, che imprime vigore in più alle mie membra trasparenti.
Ecco sono arrivata in cima!
E ora giù, in discesa in un abbraccio a spirale, privo di falsi pudori.
La luna questa sera riesce ad
attraversare la coltre bluastra del mare e la sua luce sembra dividersi in
mille diamanti di vita, incastonati nella volta del fondo marino....
Un raggio perlato mi rapisce, si specchia nei miei occhi..... si rifrange
tutt’intorno in un gioco poliedrico di emozioni.....
Qualcosa ferma dolcemente la mia
discesa.... Forse una nicchia sporgente
ancora inesplorata della mia colonna? O forse un soffice letto di alghe
ancorate ad essa?
Non lo so. So solo che si sta bene qui.
E’ un posto riparato dalle correnti fredde e da sguardi inquisitori....
Sì, ho deciso! Passerò la notte
in questa imprevista dimora.
Medusa


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