Sussurrami
carezze d'amore
Sono
rimasta in queste profondità a custodire la tua ombra vuota, mio dolce,
tenero rifugio, lontana dal mondo, sola.
Sei
ritornato nella terra natia, tra la tua gente, assetato di emozioni
umane, che, lo sai, puoi riscoprire solo nel tuo respiro bambino, che
questo mare salato, per troppi secoli, ha disidratato il
sangue nelle tue branchie.
La melodia della tua voce, trasportata fin qui dal lento fluire di onde
pietose, ha lenito lo strazio della eco dei ricordi scaraventati sugli
scogli d’acciaio dei tuoi baci assenti e ho difeso anche gli angoli più
nascosti di questa colonna, spezzata dal fuoco e inaridita dall’invidia
delle murene e dalla gelosia delle sirene che un tempo ti hanno
conosciuto.
Sono ritornata nella mia vecchia dimora, torrione sfolgorante di arida pietra,
costruito tra coralli dorati e anemoni di fuoco, ma perduto nel lugubre ritmo della normale quotidianità.
Mi sono abbandonata agli antichi richiami, lasciandoli liberi di legarmi al
passato fino a diventare trasparente, fino ad ammalarmi e ho capito che
non potrò mai abbandonare queste oscurità, non potrò mai svestirmi di
Fata, per essere solo donna tra le tue braccia, sabbia vellutata,
modellata dalle tue amorevoli premure.
Non ho niente altro da offrirti oltre a queste mie membra sfinite, oltre alla
mia anima deserta ormai di certezze in un futuro vissuto ancorata ai tuoi
progetti, unita ai tuoi desideri.
Le mie magie non sono più incanti, ma docili alla carezza, sono diventate
maglie intrecciate in una rete che tenta, disperatamente, di
trattenere il tuo amore per non lasciar morire quella scintilla che ancora
mi tiene in vita.
Sono trame che ormai non sono più fonte di vita propria, non sono più
vitali radici e hanno bisogno, ora, della tua comprensione, della tua
consolazione.
Quando tornerai, riprendimi tra le tue mani, colonna mia, sollevami in alto, verso le nuove briciole
di luce che la luna sta sciogliendo in mare, cattura una di esse ed
illumina i miei occhi innamorati e poi sussurrami carezze d’amore.
Morgana
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