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Le primavere di Morgana Le lacrime di Fata Morgana
Guardami
Cola, sono un piccolo glicine posto sulle tue spoglie da una primavera pietosa; respira il mio profumo perché non mi è dato di
fiorire in eterno, nemico mi è il gran caldo e ho faticato a spezzare le catene
di ghiaccio che mi soffocavano per mostrarmi ala di farfalla fremente
pronta a spiccare il volo
verso un sicuro sogno d’amore.
Tutti i
tuoi segreti li ho letti nelle linee del destino della tua mano, in cui scorgo
quella che ci comprende e che delimita la nostra doppia natura... Nel
tuo palmo ho riposto ogni affanno, ogni desiderio
lacerato, ogni incontro fecondo di melanconia e ho disegnato la nostra umana
veglia mortale.
Morgana
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