Alla Corte del re di Napoli
Niccolò Pesce era un uomo che viveva nei tempi antichi alla Corte del re di Napoli. Si chiamava Niccolo' Pesce perché poteva starsene giorni e giorni nel fondo del mare, senza bisogno di respirare. Il re se ne servi' piu' volte per soddisfare la sua curiosita': una volta, per esempio, volle sapere com'è fatto il fondo del mare. Dopo averlo ben visitato
Niccolò Pesce, dopo averlo ben visitato, gli seppe dire che è tutto formato di giardini di corallo, che i fondali sono cosparsi di pietre preziose, che qua e la s'incontrarono mucchi di tesori, armi, scheletri umani e navi sommerse. Un'altra volta il re gli ordinò di indagare come l'isola di Sicilia si regga sul mare e Niccolò Pesce gli disse che la Sicilia poggia su tre immense colonne Con un coltello
Viaggiava in questo modo: si gettava nel mare e si faceva ingoiare, intero intero, da qualcuno degli enormi pesci che incontrava. Percorreva così, in poco tempo, straordinarie distanze. Quando voleva venir fuori, con un coltello tagliava il ventre del pesce e si liberava. Corse senza posa
Un
giorno il re volle sperimentare fino a che punto Niccolò potesse
giungere nelle profondità del mare; lanciò una palla di cannone e gli
disse di riportargliela.
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