Sbrombolio a riva
Parve il
tramonto
e fece un
affresco al suo destino.
Lo pose
sul livello dell’anima
imbastendolo
all’alcova del desistere.
Appiedò
la via del pensiero
imbrattando
le rapide dell’ansia;
fra tanto
la nuvola sgorgò al profanare
gemendo l’inaudita
oppressione della riva
che,
bieca, volle spiccare il volo al fondale.
Parvero
sembianze costellate alla luna;
riflessi d’inesistita
freschezza
non ancora
riesumata dal passo incerto della follia.
Vennero
secchi golfi
a sfaldare
il baratro che sull’onda inciampa
e blocchi
incorniciati al vento che più non spira.
Paolo Facchin
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