La
musica della tua acqua
Passo di notte
dalle parti della tua casa
e mentre si affrettano i miei passi
alla tua soglia
già mi pare di udirla,
la musica prepotente dell'acqua,
sembra che strumenti a percussione
campane tubolari
xilofoni,
tastiere,
si accalchino,
si sovrappongano
si abbraccino,
ridano come bocche cristalline
ma poi, d'improvviso
sono tamburi,
violenti come tuoni che incupiscono
lo spazio che ti è d'intorno.
Gocce impetuose di cascate invisibili
ti rivestono le guance, ti coprono
l'abbagliante luce degli occhi,
passano pennellate di bianco gesso
sull'arco della tua bocca
seppellendone il sorriso.
Mi fa paura quel clamore
che non ha più niente di musicale.
Mi ritrovo madida di acqua,
che non è
sudore,
né lacrime, ma una cascata di liquido silenzio.
E mi perdo,
entrando timorosa
nel labirinto
della tua anima.
Fenice
am
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