Ladra
Vengo da te, di notte
come una ladra dal passo felpato,
vengo alle tue vigne di nuvole e rondini..
Passo da te di notte
nel dormiveglia della città.
Aggrappata all’areopago della luna di aprile.
Quella sempre gravida di luce e follia
Quella pagnotta di luce e sogni
Vengo da te di giorno
Quando le meridiane sonnecchiano
d’intonaco e rose.
Vengo da te. Furtiva!
A spigolare acini di uvaspina, a rubarti…
racemi d’anima…
Avrò meno fame e paura, domani
per affrontare il martirio delle ore.
Hekate
am
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