Blu profondi che sanno di sale,
immensità che affascina e confonde.
Avviluppato da inquieta magnificenza,
d'umiltà mi vesto e risposte trovo
in destini intrecciati.
Di mare, con pudore, mi nutro.
Di questo mare son figlio
e
perduta anima tra coralli leggeri.
Nel silenzio degli abissi
attendo la notte.
Adagiati in mani avvizzite,
restano ombre di segreti velati,
dissolti nell'oscurità marina.