Amici Venti
Vengono tempeste eoliane
a rompere i sigilli della tua invisibile prigionia
e il raro Levante risveglia d'oro l’alba,
diffonde profumi d’oriente nuovi e porta via
la soffocante sabbia dell'altro amore
Se vuoi, su pelagiche velelle troveremo riparo
Amore abbandonato, sei la rondine
del mio annunciato autunno.
Sei la parola sottratta
a mille anni di silenzio.
Flauto di Pan dal canto melodioso..
Tu rinasci sempre a nuovo amore,
sei fiaccola che arde nella notte
sei lucciola che brilla tra le mani
Il mio grido ha vinto
il buio profondo del liquido cielo,
per lavare le tue piaghe d’amore
ha implorato il libeccio:
porterà nuova acqua
e nuove rondini di primavera
arriveranno ad allegrare l’aria,
ad illuminare gli occhi spenti
Il tuo volto, Cola,
è quello di un guerriero macedone,
dal capo avvolto
in un'elmo di canizie.
Il tuo sguardo
è quello del condor
quando sorvòla abissi
di distanze.
Con il Grecale giungo
per baciare la tua pelle al sole
e per raccontarti delle visioni
di una città diafana e addormentata,
sull'acqua proiettata
e moltiplicata da mille desideri
nell'immobile stupore della gente.
Aria azzurrina e fatata scende già su di noi.
Il desiderio di te è come la rossa melagrana.
E' un piccolo alveare stillante
il rosso sangue dell'amore inappagato.
Avvolti sono i chicchi in bianchi veli di prigionie,
la carezza non data
avvizzisce come scorza rugosa e purpurea.
Vana è la loro dolcezza
se non si posa sulla bocca del mio amato.
Anima mia, vibrano le tese corde di un piano.
Dal nord sibila il Maestro
e, rotte con forza le catene
delle malinconiche prigionie,
riempie il cielo di cristalli salati:
come spada rigeneratrice
aggredisce gli scogli
e li rende
promessa di silice dorata,
impalpabile talamo ai confini del mare
E' la tua voce, Cola,
o è solo il vento tra le persiane?
Taci, cuore mio. Taci.
E' solo l'aquilone del desiderio,
che ha sfiorato il mio cielo,
è il lamento di una conchiglia,
senza l'eco del mare....
Nei tuoi occhi di ossidiana
ritrovo il volo alto dell'amore
Cerco il sole sensuale di maggio
il tuo canto antico,
l'odore dei fiori d'arancio
e il turbamento dei gelsomini
Ora, ti accolgono le mie braccia,
le mie mani al petto ti stringono ancora
Urlo mille ti amo.
che ricadono
come atomi di illusioni sul mare,
Mare, mare e ancora mare
icona di Te,
bara di Te,
braccia di Te,
Sogno di Te
Cola & Annysea
www.colapisci.it
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