Entrami, oh mare
Entrami, oh mare,
entrami dentro.
Varca la soglia d’oriente
percorri il tratturo del sogno,
vieni con le mani colme di papaveri,
cingimi i fianchi con cordame di licheni
incantami con canto delle sirene,
con la danza dei tritoni in primavera
quando s’avvinghiano ai fianchi delle amate
danzando intorno a cespugli di corallo.
Entrami dentro
amato mio
entra dalla porta d’occidente
abbatti chiavistelli di dinieghi.
Raggiungi v(i)olando l’ultimo torrione
E fammi tua…
che la mia terra arsa anela
a diventare rena
e si mescoli il tuo seme di salino
alle mie acque di fresco cristallino.