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Trovare parole che ti possano raccontare le emozioni che mi attraversano quando ti accarezzo o, meglio, quando ti percorro in lungo e in largo e in dentro, è come cercare di capire l’infinito che sovrasta l’orizzonte del mare, mentre accoglie il sole al tramonto. E l’emozione assale, senza scampo, il mio cuore. Cuore che, pervaso da una sofferenza inspiegabile e dolce, quasi straziante, si lascia andare ad una perdizione, che potrebbe portarmi anche ad una fine temuta.. Cercata...
Accarezzarti,
meglio
ancora, catturare e follemente rubare il piacere dell’impatto della
tua pelle sulle mia dita,
mi
dà la sensazione di poter dilatare il tempo e avere, così, modo di
sentirti mia
anche
per quel futuro che un giorno mi allontanerà da te.
Quando mi guardi incuriosita, a volte
incerta, e ti chiedi in silenzio cosa mi stia accadendo
e
se ciò che mi sta accadendo sia possibile che mi accada
e
se quella strana sofferenza,
che
io vivo nei momenti in cui dovrei essere invece felicemente
inebetito,
sia
motivata da un amore esclusivo,
solo
per te,
vorrei
che le lacrime,
anche
quelle che non affiorano,
potessero
darti la certezza del mio amore profondo e intimo,
quanto
mai avrei potuto immaginare. E’ la coscienza di essermi diventata essenziale che poi, mi ottenebra nel desiderio di averti, fino ad annichilirti dentro me. Combattere questo insano desiderio, non mi fa considerare nella giusta luce quanto tu mi possa amare e quanto io possa essere motore del tuo amore e che non può essere solo il mio amore a bastare per entrambi.
Dovrò prendere atto, ma il cuore lo sa, che oltre al mio folle amore esiste il tuo ancor più folle amore per me. E tu, per venirmi incontro, lascia le mie mani libere di accarezzarti, meglio di percorrerti in lungo e in largo e in dentro, in attesa di trovare la magia del raggio verde che nasce dall’incontro del sole con il mare, di te con me.
Cola
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