Le tradizioni
sul mare sono piene di creature meravigliose, a volte terribili, a volte benevole
con gli uomini.
Le sirene, ad esempio sono belle a vedersi, ma estremamente pericolose.
Anche il tritone è spesso presente nella tradizione fiabesca e leggendaria.
Questi esseri
fantastici a volte sono associati con mari ed oceani, a volte con laghi e fiumi.
Una delle
più note leggende sull'argomento racconta della moglie umana di un tritone, che aveva
formato una famiglia nel fondo del mare; ma un giorno la donna viene irresistibilmente
richiamata a terra dal suono delle campane della chiesa e, dal momento in cui viene
soggiogata dalla magia delle campane, ella è perduta per sempre per il marito tritone che
tornerà da solo con i bambini negli abissi.
Nella tradizione mitologica il tritone non appare mai compagno
della sirena, come sembrerebbe naturale: dal punto di vista sentimentale, la fantasia
popolare gli attribuisce una forte predilezione per le creature terrestri.
L'essere
fantastico è quindi sempre impegnato ad attirare le fanciulle nelle fredde spelonche
sottomarine, per poi sposarle e tenerle legate a sè.
Anche nella tradizione popolare più tipicamente italiana vi sono
strane figure mitiche che spesso sono responsabili dei venti, delle onde e dei pericoli
per i pescatori. Una famosa, nel Veneto, è il "Gato Marin" che spesso si muta
in un polpo orrendo.
Ma nelle fiabe e nelle leggende l'astuzia dell'uomo riesce sempre a
farsi beffe della sua malvagità: infatti finisce per dare ai marinai pesci d'oro in
cambio di farina, olio o biscotti.
Cosi pure l'Orso Marin sta sempre in agguato per
afferrare quelle persone che si sporgono troppo sul mare. Ma anche qui l'uomo può
difendersi: basta mettergli in bocca un pezzo di legno.
Il
Serpente Marin è invece il responsabile dei movimenti
anomali delle barche, soprattutto quando, a dispetto del timoniere, si stringono l'una
addosso all'altra.
riassunto da un racconto di
Paola De Sanctis
Grande enciclopedia del mare
Curcio