Tu eri per me quel tutto, amore per cui si struggeva la mia anima,
una verde isola nel mare, amore, una fontana e un'ara, tutta adornata di magici frutti e fiori, e
tutti quei fiori erano miei.
Ah, sogno splendido e breve!
Ah, stellata Speranza! appena apparsa ma subito offuscata!
Una voce dal Futuro mi grida,
«Avanti! avanti!» - ma è sul Passato
(Vago golfo!) che il mio spirito aleggia muto, immobile, stupefatto!
Perché, ahimè! ahimè! per me la luce della Vita si è spenta!
Mai più - mai più - mai più -
(come dice solennemente il mare
alle sabbie del lido)
Rifiorirà un albero percosso dal fulmine, o potrà librarsi un'aquila ferita!
E tutti i miei giorni sono estatici
E tutti i miei sogni notturni sono dove i tuoi occhi grigi brillano, e dove i tuoi passi risplendono - in quali eteree danze, dalle quali fluiscono eterne.
Edgard Allan Poe
Poesie
1849
To one in
paradise
Thou wast all to me, love,
For which my soul did pine -
A green isle in the sea, love,
A fountain and a shrine,
All wreathed with fairy fruits and flowers,
And all the flowers were mine.
Ah, dream too bright to last!
Ah, starry Hope! that didst arise
But to be overcast!
A voice from out the Future cries,
«On! on!» - but o'er the Past
(Dim gulf!) my spirit hovering lies
Mute, motionless, aghast!
For, alas! alas! with me
The light of Life is o'er!
No more - no more - no more -
(Such language holds the solemn sea
To the sands upon the shore)
Shall bloom the thunder-blasted tree,
Or the stricken eagle soar!
And all my days are trances,
And all my nightly dreams
Are where thy grey eye glances,
And where thy footstep gleams -
In what ethereal dances,
By what eternal streams.