Da "La
gazzetta di Messina e delle Calabrie" - A cura di Paolo Ullo
Le
mareggiate di Galati Marina del 1904 e 1906
Lunedì 12
febbraio
1906
La mareggiata a Galati
Pro Galati
Come abbiamo ieri annunziato, alle ore 16,00 di oggi, negli uffici del
nostro Giornale, con l’intervento dei sigg. On. Lodovico Fulci, cav,
Scaglione, cav. Federico Sofio, cav. Paolo Arena Capici, cav uff. Carmelo
Trombetta, cav. Antonino Tripodo, Alessio Valore, Conte Miglioretti, cav.
Uff. Vittorio Penso, cav. Policastrello, Riccardo Vadalà, Giuseppe
Crisafulli fu N. Giuseppe Calapaj, Ingegnere A. Giunta e Giuseppe Pulejo, si
è riunito il Comitato di beneficenza Pro Galati.
Presiede l’on. Fulci, fungente da segretario il nostro collega Pulejo.
Il Presidente, dopo aver descritto le tristi condizioni del Villaggio
distrutto, ha interessato gl’intervenuti a voler mettere tutto il loro
impegno acciò si faccia qualche cosa di serio e di pratico per lenire la
immane jattura di quei poveri disgraziati Galatesi.
Dopo ciò ha invitato l’adunanza ad esprimere un voto di plauso al Cav.
Scaglione, Presidente della Deputazione Provinciale, per il suo
interessamento spiegato ieri a Galati e per le provvide disposizioni
impartite.
Dopo ampia discussione si è deliberato quanto appresso:
Promuovere ed escogitare nuovi mezzi per raccogliere oblazioni pro
Galati inviando tutto alla sottoscrizione della Gazzetta.
Sollecitare dal Governo del Re provvedimenti di tutela e di difesa per
la distrutta marina di Galati.
Invitare i giornali d’Italia ad aprire una sottoscrizione pro
danneggiati.
Far pratiche con l’impresa del Teatro per un grande veglione di
beneficenza.
Costituire un Comitato di signore.
Riservare tutti i proventi dei sussidi e delle oblazioni che si
raccoglieranno alla sola ricostruzione dei caseggiati distrutti.
Incaricare l’ingegnere Alessandro Giunta di studiare un tipo di case
economiche.
Inviare un voto di plauso alla benemerita Banca Commerciale Italiana per
l’elargizione di Lire tremila in pro dei danneggiati.
Interessare gl’istituti di credito sedenti a Messina ed in ispecial modo
il Banco di Sicilia per venire in soccorso delle sventure di Galati.
Il Sig. Crisafulli a nome dei naturali di Galati ringrazia l’on. L.
Fulci, il Cav. Scaglione, la Gazzetta di Messina e il Giornale di
Sicilia per l’interessamento pro Galati.
Vogliamo augurarci che l’opera del Comitato pro Galati sarà coronata da
felice successo e che tutti dal ricco al povero vorranno dare l’obolo pur di
pochi centesimi agli sventurati nostri fratelli che tutto hanno avuto
consumato e distrutto.
Sottoscrizione Pro Glati
Somma precedente
Lire 178,00
Conte Pio Miglioretti
Lire 10,00
Giuseppe Polimeri
Lire 10,00
N. N.
Lire 2,00
Totale
Lire 200,00
Atti generosi
Il Cav. Fray, direttore della Banca Commerciale ieri si recò a Galati ove
portò il primo obolo della pubblica beneficenza italiana elargendo a 58
famiglie povere Lire mille e versando altre Lire duemila per la pubblica
sottoscrizione.
L’atto compiuto dalla benemerita Banca Commerciale fu benedetto dalla
popolazione galatese che fece al Cav. Fray calorosa
dimostrazione di plauso, di affetto e di sentita gratitudine.
Il signor Giuseppe Grisafulli fu N. oltre di avere messe a disposizione dei
senza tetto tutte le sue case coloniche, i due forni della sua villa, si è
fatto promotore nel Comitato Pro Galati, di cui fa parte, di spettacoli
cinematografi che saranno dati sotto il patronato delle Dame Messinesi alla
Sala Italia.
A Galati
I pompieri col comandante Signorile e gli assistenti del nostro Ufficio
tecnico Comunale lavorano attivamente sotto la direzione dell’Ingegnere
Borzì alla costruzione dei forni e allo sgombro delle macerie degnamente
coadiuvati dai bravi soldati del Genio agli ordini del Tenente Rinaldi.
Pro Galati
Oggi
alle ore 15,00 si riunirono al Municipio molte notabilità per costituire un
Comitato pro Galati. L’on. Presidente della Deputazione Prov. fece osservare
che c’era già un altro comitato sorto per nobile iniziativa della Gazzetta
di Messina.
Il Sindaco, l’on. Orioles ed altri dissero che i due comitati si potevano
benissimo fondere a maggior vantaggio di Madonna beneficenza.
L’on. Fulci che entrava in quel momento ed il Cav. Sofio che aveva seguita
la discussione si dissero lieti della invocata unione e aderivano alla
proposta.
Il Sindaco e parecchi oratori fecero plauso alla nobile iniziativa della
Gazzetta.
E allora si scelsero come Presidente il Sindaco conte Marullo e come vice
Presidente l’on. Prof. Fulci e componenti il Presidente della Deputazione,
il Presidente della Camera di Commercio e parecchi altri e segretario il
Prof. Virgilio Saccà.
Sul modo di beneficare Galati si discusse a lungo e parlarono il Prefetto
conte Capitelli, l’on Fulci, l’on. Orioles, l’on. Noè, Peppino Bonfiglio,
l’Ing. Minoliti, il cav. Sofio, l’avv. Carducci e parecchi altri e tutti
convennero che in massima si dovesse accettare la proposta Fulci cioè la
ricostruzione del villaggio.
Seduta stante, dopo aver fatto plauso alla iniziativa della nostra Gazzetta,
e del Comitato di essa proposto, si decideva di accettare quanto da questo
si era stabilito e si apriva fra i presenti una sottoscrizione che fruttava
una bella somma. Il conte Capitelli dava Lire 500, cento a nome suo e 400
prelevandole da quello del Governo.
A cassiere veniva nominato il cav. Sofio che giornalmente farà i versamenti
alla Banca.
Il conte Capitelli nella riunione annunziava pure che nel pomeriggio dal
Sindaco di Milano aveva ricevuto Lire 206 pei poveri di Galati e che la
distribuzione la farà quanto prima.
L’Arcivescovo
D’Arrigo a Galati
Stamane S. E. l’Arcivescovo D’Arrigo accompagnato dai canonici Prof. Bruno e
Monsignore Mangraviti ssi è recato a visitare le rovine di Galati.
Il degno prelato è rimasto commossoo e tristemente impressionato alla
disgrazia immane che ha colpiti quei poveri Galatesi.
Ha rivolte parole di sollievo e di conforto e rassegnazione verso tutti ed
ha elargito sussidi ai danneggiati poveri.
Ha consegnato poi Lire trecento al Comandante dei nostri Vigili Signorile
perché per quattro giorni consecutivi distribuisca alla povera gente
duecento chili di pane al giorno a partire da domani.
Fatto segno ad entusiastica dimostrazione dal popolo, l’Arcivescovo nel
pomeriggio ha fatto ritorno a Messina.