Una nenia antica
ti avvolga nel mattino solare ...
Il tuo calore,
malioso richiamo di serenate,
inebria l'aria ...
Ti doni
a balconi spalancati sullo Stretto:
e, sulla scia dell'onda,
le navi ti porgono il saluto.
Tu, maliarda incantatrice millenaria,
tendi il capo
con fiero respiro ...
Su rami verdeggianti,
il fiorire di zagare
profuma questa tua culla.
E,
sgranando giorni al verde melograno,
il tuo orologio scandisce antica
ricchezza.
Quando il sole
arriva allo zenith,
ti lasci amare dal forestiero ...
E, appagata,
poni il tuo grembo
sulla terrazza dei tuoi
alti colli...
Terra splendente! ...
Come non amarti, Messina? ...