Risorgerai ancora dalle tue ceneri
splendida Fenice?
Le tue acque sono limpide,
il cielo è terso
ed il sole splende ancora;
ma le strade aggrovigliate
i viali spogli,
solcati dai binari del tram,
le insegne spente di antichi ritrovi,
offuscano il tuo volto.
Tu tenera madre,
ti spegni lentamente
tra l'indifferenza dei tuoi figli
e lo stupore dei turisti che, incantati,
ammirano ancora la tua bellezza.
Una mano laggiù ti benedice:
è quella della Madre Celeste
che ancora una volta,
dopo due millenni,
rinnova la sua promessa: "Vos et ipsam civitatem Benedicimus".