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Sorgeva
su di un'isola un castello stravagante circondato da alberi e piante.
Era
tanto ricca e il suo giardino era pieno di fiori, ma nessuno andava mai da lei
poiché tutti avevano paura delle sue arti magiche. Viveva completamente sola e
se il popolo vedeva volare la sua nera carrozza tirata da pipistrelli chiudeva
porte e finestre, avendo tutti una gran paura. -Hu! - disse l'uccello del malaugurio volando via.
La
maga cattiva cominciò a sghignazzare:
La
civetta invitò tutte le fate; quelle si stupirono molto dell'invito poiché
conoscevano la vecchia, ma non osavano rifiutare. Avevano paura di una sua
possibile vendetta. Si diedero così tutte appuntamento dalla fata della Bontà
volendo decidere comunitariamente sul da farsi.
La
fata del Giorno aggiunse: - Sarebbe una dichiarazione di guerra - ribatté la fata della pace.
La
fata della Bontà chiese sorridendo:
Ne
discussero a lungo e, alla fine, intervenne la fatina della Bellezza:
A
queste parole, tutte si tranquillizzarono poiché sapevano che la fatina
possedeva la bacchetta magica del mago Filkar, la quale aveva poteri
straordinari. La fata della Bellezza, che aveva sentito tutto, fece ritorno al suo castello. La sera della festa l'intero castello risplendeva di luci e di ornamenti. Quindi giunsero le fate, che per l'occasione si erano fatte tutte belle. Ballarono e si divertirono un mondo a quella grande festa. Quando tutti si apprestarono ad andarsene, la padrona pregò loro di accettare un bicchierino di liquore. Era contenta della loro prossima trasformazione in brutte bestiacce. Versò da bere e tutti bevvero, ma si tramutarono in colombe che subito volarono via. La fata della Bellezza le aveva protette con la bacchetta di Filkar.
La
maga malvagia rimase di stucco e non credeva ai suoi occhi. Pronunciate queste parole, la fata della Bellezza sfiorò la malefica maga con la bacchetta tramutandola in un serpente immondo.
A
questo punto la fata domandò:
La
maga Carocha la condusse a una torre fortificata. Nel mezzo di una grande sala
c'era un lettino nel quale riposava una bambina di dodici anni. La fata della
Bellezza prese in braccio la bella bambina e volò dalle sue amiche.
Isolina
però rimase con le fate che sempre la protessero.
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