Cola PesceColapisci: l'uomo che diventa pesce per necessità o per sceltaI ricordi di Colapesce: Fatti di cuore


Tracce
Resti di una lettera

... e ti sei armata di un bisturi affilatissimo.

In queste notti amiche, i miei pensieri sono chiusi su di te, secondo per secondo, fino a farmi perdere contatto con la realtà. Questa, sempre più, si addensa di sogni. L'origine del mio dolore antico sembra farsi chiaro. Sei arrivata in punta di piedi e ho scoperto che ti ho amata da sempre...
Con rapidità sorprendente, hai già inciso il cuore. I tuoi colpi decisi e precisi di bisturi sono penetrati nel fondo delle tentazioni. Mi hanno denudato dei sospetti di non essere, mentre diventi tesi finale di devastazione esistenziale. E` una ricerca dicotomica in fase terminale. Stai separando con eleganza le visceri dai tormenti, i tessuti dai rimpianti.

Chiudili tu gli occhi, che non riesco più a dormire, e prova ad immaginare gli scenari che potrebbero riguardarci. Prova a capire la tristezza che mi porto nei resti di questo corpo che stai sezionando. I miei pensieri diventano gelidi quando si riaffaccia l'eventualità di ripercorrere strade già fatte. L'ansia dell'ineluttabile mi aggredisce la voce, fino a spezzarla, e l'abbandono della fine imminente si impossessa delle illusioni. Sembra che la scelta della rinuncia debba ripresentarsi. Sembra che dovrò essere saggio e non desiderarti. Negarsi, negarsi ancora...

La lama liberatoria ha finito.
Del mio corpo sono rimaste solo molecole, vago, senza più tempo, per quest'aria tenue e resterò abbracciato alle prime nebbie di settembre, insieme a spiriti amari, disperso nella malinconia dei tramonti. In attesa.
Se ti capiterà, la sera, di sentirmi tra i gelsomini, respirami fortemente e impossessati di un sogno senza fine: sarà profumo di aranci sulla pelle e il gusto salato dello scirocco frantumato sui sassi a novembre ti salirà alle labbra. Poi, lascia che i ciottoli di Itala rotolino nei tuoi perché, che le scintille accese da un gesto nell'acqua brillino nei tuoi occhi e che il silenzio del vento tra le barche diventi il centro di un universo in implosione: miliardi di sospiri faranno da lampare sullo Stretto. Sarà il maestrale che, scorrendo tra i capelli verso una terra senza futuro e assolata, verrà a rapirti: non resistere, volerai sul mare più blu del mondo, scenderai negli abissi dello Jonio tra ombre  e mostri e, in un'isola sommersa, aspetterai nel buio la fata Morgana. Ti racconterà l'ultima storia d'amore lasciata a mezz'aria tra le foschie di giugno.
... Miraggi di labbra sfiorate.
Scilla e Cariddi saranno lontani, tra i gorghi, ad ingoiare le paure...

Planando dalle tue calde mani, il bisturi, servo di un'odiata utopia, diventa giustiziere di questo povero amore. Domani sparirà il bisogno d'avermi e la mia anima si perderà con il vento lungo le rive, isola più che mai, diventerà sirena errante  tra i flutti...

Dai, sorridi... che l'eternità, da queste parti, fu già vinta.

 

   

www.colapisci.it