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Vi erano una volta due
sorelle, una ricchissima e laltra povera; questultima, avendo molti figli, era
costretta a servire in casa della prima e conduceva una vita assai faticosa.
Per
levarsela dattorno, la madre gliene porse un pezzo e, spazientita, le disse:
La
figlia subito afferrò la pasta e scappò via; ma poi, ripensando alle parole della madre,
non osò cuocerla, e si mise a camminare lungo la spiaggia, cercando un luogo dove non ci
fosse più mondo.
Tosto
uscì dalle onde una bella donna sorridente, circondata da altre fanciulle graziose che
cantavano: era la regina del mare col suo corteo di sirene.
- Signora,
– rispose la fanciulla
– fatemi cuocere
questa pasta, che io ho fame, e mia madre ha detto che debbo mangiarla dove non cè
mondo.
Tosto,
ad un segno della regina, le sirene uscirono dalle onde, prepararono il fuoco e ben presto
la pasta divenne un bel pane crocchiante e profumato.
La
fanciulla, stupita di tanta fortuna, ringraziò e prese la via per tornarsene a casa, ma,
attraversando un bosco, un gruppo di briganti la presero, la legarono ad un albero, le
cavarono gli occhi e la lasciarono svenuta.
Verso
sera, fortuna volle che passasse di li il figlio del Re. Come la vide, la prese sul suo
cavallo e la portò alla reggia.
- I briganti, mio principe. Come vi ringrazio di avermi salvata dalla morte,
ma come sono triste di non potervi vedere! Non ho più gli occhi, povera me, non ho più
gli occhi!
Improvvisamente
si ricordò della promessa fattele dalla regina del mare e la chiamò:
Così
pregando si addormentò, ma quando il giorno dopo il principe andò a visitarla, si trovò
davanti a uno spettacolo che lo riempì di stupore. |