A Jane
Brillavano le stelle,
e la limpida luna sorgeva tra loro,
cara Jane !
Tintinnava la chitarra
ma le note non
erano dolci
finché non le cantasti
nuovamente.
Come il tenue
splendore lunare inondava
la fioca gelida luce
stellare
nel cielo,
così
la tua voce più dolce
alle corde senz'anima aveva dato
la propria.
Si desteranno
le stelle
pur se la luna dorme un'ora in più
stanotte;
non tremerà
alcuna foglia
mentre le rugiade della tua melodia
diffonderanno la gioia.
Sebbene il
suono frastorni,
canta ancora, con la tua
cara voce schiudendo
accenti
di mondi
remoti,
dove musica, chiaro di
luna e sentimento
sono una cosa sola.
Percy Bysshe Shelley
Poesie
1822
To
Jane
The
keen stars were twinkling,
And
the fair moon was rising among them,
Dear
Jane !
The
guitar was tinkling,
But
the notes were not sweet till you sung them
Again.
As
the moon's soft splendour
O'er
the faint cold starlight of Heaven
Is
thrown,
So
your voice most tender
To
the string without soul had then given
Its
own.
The
stars will awaken,
Thought
the moon sleep a full hour later
To-night:
No
leaf will be shaken
Whilst
the dews of your melody scatter
Delight.
Though
the sound overpowers,
Sing
again, with your dear voice revealing
A
tone
Of
some world far from ours,
Where
music and moonlight and feeling
Are
one.
Percy Bysshe Shelley
Poems
1822
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