Alla luna
Di nuovo inondi la cara
valle
silente di luminosa bruma,
e questa volta sciogli
alfine
tutta l'anima mia
sopra i miei campi diffondi
il tuo sguardo mitigante,
tenero come l'occhio
dell'amica
di fronte alla mia sorte
quello che sai così
mutevole
questo cuore in fiamme,
voi lo tenete come uno
spettro
relegato al fiume,
quando nella squallida
notte
d'inverno si gonfia di
morte,
o nel fulgore della vita a
primavera
scorre sopra le gemme.
Beato che senza alcun odio
si segrega dal mondo,
tiene al petto un essere
amico
insieme con lui godendo
di quello che gli uomini
ignorano
o forse disprezzano,
e che pei labirinti del
cuore
di notte va errando.
Johann Wolfgang Goethe
1777
An den Mon
Füllest wieder's liebe Tal
Still mit Nebelglanz
Lösest endlich auch einmal
Meine Seele ganz
Breitest über main Gefild
Lindernd deinen Blick
Wie der Liebsten Auge, mild
Über main Geschick
Das du so beweglich kennst
Deines Herz im Brand
Haltet ihr wie ein gespenst
An den Fluß gebannt
Wenn in öder Winternacht
Er von Tode schwillt
Und bei Frühlingsebens
Pracht
An den Knospen quillt.
Selig wer sich vor der Welt
Ohne Haß verschließt
Einen Mann am Busen hält
Und mit dem genießt,
Was den Menschen unbewußt
Oder wohl veracht
Durch das Labyrinth der
Brust
Waldelt in der Nacht.
Johann Wolfgang Goëthe
1777
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