Cola PesceColapisci: l'uomo che diventa pesce per necessità o per sceltaI Ricordi di Colapesce: 100 e più Lune


Canzone per la luna

Tina

Bianca tartaruga,
luna addormentata,
come cammini
lentamente
Chiudendo una palpebra
d'ombra, guardi
come un'archeologica
pupilla.

Forse sei…
(Satana è guercio)
una reliquia.
Viva lezione
per anarchici.

Geova usa
seminare il suo podere
con occhi morti
e le teste
delle milizie
nemiche.

Severo regge
la face divina
col suo turbante
di nebbia fredda,
mettendo dolci
astri senza vita
al biondo corvo
del giorno.

Per questo, la luna,
luna addormentata!
protesti
priva di brezza,
per il grande abuso
la tirannia
di questo Geova
che vi incammina
su un sentiero
sempre lo stesso !
mentre lui gode
in compagnia
di Donna Morte
che è la sua amata.

Bianca tartaruga
luna addormentata,
Casta Veronica
del sole che pulisci
al tramonto
il suo volto rosso.

Abbi speranza,
morte pulita,
che il gran Lenin
della tua compagna
sarà Orsa
Maggiore, la selvaggia
fiera del cielo
che andrà calma
a dare l'abbraccio
di saluto
al vecchio enorme
di sei giorni.

E allora, luna
bianca, verrà
il puro regno
della cenere.

(Avrete capito
che sono nichilista)

 

Federico García Lorca
Libro de poemas
Agosto 1920


Canción para la luna

Blanca tortuga
luna dormida,
¡qué lentamente
caminas!
Cerrando un párpado
de sombra, miras
qual arqueológica
pupila.
Que quizá sea…
(Satán es tuerto)
una reliquia.
Viva lección
para anarquistas.
Jehová acostumbra
sembrar su finca
con ojos muertos
y cabecitas
de sus contrarias
milicias.
Gobierna rígido
la faz divina
con su turbante
de niebla fría,
poniendo dulces
astros sin vida
al rubio cuervo
del día.
Por eso, luna,
¡luna dormida!,
vas protestando
seca de brisas,
del gran abuso
la tiranía
de ese Jeová
que os encamina
por una senda,
¡siempre la misma!
mientras él goza
en compañia
de Doña Muerte,
que es su querida…
Blanca tortuga,
luna dormida,
casta Verónica
del sol que limpias
en el ocaso
su faz rojiza.
Ten esperanza,
muerta pulida,
que el Gran Lenin
de tu campiña
será la Osa
Mayor, la arisca
fiera del cielo
que irá tranquila
a dar su abrazo
de despedida
al viejo enorme
de los seis días.
Y entonces, luna
blanca, vendría
el puro reino
de la ceniza.
(Ya habréis notado
que soy nihilista)

 

Federico García Lorca
Libro de poemas
Agosto 1920

   

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