Cola PesceColapisci: l'uomo che diventa pesce per necessitą o per sceltaI Ricordi di Colapesce: 100 e pił Lune


Quella luna

Nel folto dissipandosi nel vuoto
le grame veritą a stento
intraviste per la coda acciuffate
e i gialli fanalini a un
impossibile amore occhieggianti
ossidate parole convergono
verso una cittą di controfigure.
Nel vuoto assiepandosi nel folto
congetture e oroscopi via radio
se ne sono andate le liete giornate
batte ora alla porta lui
il sornione dolore il maldamore
dalle ferite malchiuse - maichiuse?
balenando a ogni curva quella
luna ebete che logora e incanta.

 

Michele Sovente ©
Cumae

   

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