Leggenda Olandese
La fosforescenza del mare
Come si
spiega il mistero della fosforescenza marina, per cui a volte larghi tratti di mare
sembrano illuminati da un fuoco che arda sotto le onde?
Il nostro eterno nemico,
Satana, che passa la vita pensando come meglio nuocere agli uomini e come guadagnare più
anime per gli abissi infernali, ebbe un giorno unidea veramente diabolica: costruì
una nave a tre alberi usando il legno delle foreste che crescono nellInferno, e la
mise in mare facendola comandare da un dannato che in vita sua era stato capitano di lungo
corso.
La nave emanava un odore di zolfo così acuto e intenso, che tutte le
persone che si trovavano in un raggio di cento leghe dal luogo dove passava il veliero di
Satana morivano di peste così rapidamente da non aver nemmeno il tempo dinvocare
Dio e la Madonna.
Figuratevi che abbondante caccia di anime faceva Satana in tal modo! E
pensate come godeva poi, il maligno, a torturare in mille modi i poveri peccatori caduti
nelle sue grinfie. Lo sciagurato, fiero della propria trovata, avendo perduto ogni
ritegno, se la rideva squacqueratamente e gli scrosci dei suoi sghignazzamenti bestiali
erano così smodati che facevano tremar tutta la terra.
La cosa
dispiacque molto a SantElmo, protettore dei marinai che,
naturalmente, erano i più colpiti da quella diabolica invenzione. E decise di mettervi
riparo.
Il santo uomo si era accorto che il diavolo, come tutti gli avari, perdeva buona
parte della notte a contare e ricontare più volte le anime che aveva raccolto nella
giornata, e siccome esse erano molte, gli ci volevano almeno tre ore buone.
Approfittando di queste tre ore di assenza, SantElmo salì su una
fragile barchetta e diede ordine ai venti di trasportarlo alla ricerca della nave
infernale.
Come avrebbero potuto i venti non obbedire a un santo? Non solo
obbedirono, ma si misero a soffiare con tutto lo zelo possibile, sì che la barca arrivò
in poco tempo sotto il vascello di Satana.
Uno stormo di cherubini, ventilando laria
intorno con le loro ali, allontanava dal santo il pestifero puzzo di zolfo, sì che egli
non potesse averne alcun danno.
SantElmo si drizzò allora sulla prora della barca,
e tirato fuori dalla tasca un crocifisso, lo volse contro il vascello infernale, ordinando
al fuoco del cielo di percuoterlo e alle onde del mare di sommergerlo.
Subito dal cielo, benché fosse sereno, cadde una folgore che incendiò la
nave di Satana, mentre le onde si agitavano per inghiottirla.
E la nave, ardendo,
sprofondò negli abissi marini.
Ma il fuoco dei legni infernali ha questo di speciale che
arde in perpetuo e nemmeno lacqua può spegnerlo.
Si che il vascello continuò ad
ardere anche in fondo al mare e arde ancora e arderà, in eterno: sono appunto le fiamme
di quellincendio che rendono le acque marine, a volte, cosi luminose.
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