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Bíancofiore era figlia di una sirena, che
l'affidò ad una donna, la quale aveva un figlio bellissimo ed una figlia bruttissima.
Biancofiore stupita chíese il
significato di quelle parole alla donna che l'accompagnava. Costei, accesa di gelosia nel pensare che Biancofiore sarebbe
stata la sposa del re, le rispose:
Biancofiore ubbidì, la sirena riapparve fra le onde e cantò
più dolorosamente, guardando la fanciulla, che domandò alla donna il significato di quel
canto. La perfida donna le fece togliere ad uno ad uno tutti i suoi gioielli e li donò
alla brutta ragazza; la sirena si accese d'ira a quella vista, chiamò a raccolta tutti i
pesci e suscitò una tempesta furiosa.
La
fanciulla si gittò senza esitare tra le onde furiose, e fu ricevuta nel fondo del mare in
uno splendido palazzo, ma era triste perché amava il sole ed il re. La brutta fanciulla fu dalla donna malvagia presentata al re come sua sposa; egli fu costretto a tenerla nella reggia, perché l'aveva già sposata per procura, ma, per vendicarsi, credendosi ingannato dalla donna, mise costei in prigione, e condannò il suo bel figliuolo a condurre al pascolo sulla riva del mare alcune oche. Il giovinetto ubbidì per aver salva la vita, e, mentre sedeva sul lido piangendo, prese a chiamare Biancofiore, dicendole: - Biancofíore, Biancofíore, vieni ad aiutarmi
Dopo alcuni istanti la bella figlia della sirena apparve vicino
al lido, e gíttò alle oche perle, rubini e smeraldi. La loro altezza era tale che toccavano coi piedi il fondo degli abissi del mare, mentre le loro teste emergevano dalle onde. Uno di essi tenne stretta la sirena, l'altro prese Biancofiore e la consegnò al re. La brutta fanciulla fu insieme con sua madre espulsa dal regno, e Biancofiore sposò finalmente il suo bel re.
Le sirene
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