Leggenda di mare
La
figlia di Biancofiore
In Sicilia,
una donna naviga con la propria figlia bruttissima, e con una sua bellissima nipote, che
dovrà essere moglie del re.
Presa d'invidia, la donna getta in mare la nipote,
chiamata Caterina, la quale è presa dalla sirena, che la conduce nel fondo del
mare e mette a sua disposizione i tesori che vi sono raccolti.
A Caterina viene
concesso di ritornare sulla
superficie del mare solo quando non vi è chi possa vederla.
Suo fratello Gioacchino è disperato a cagione della sua perdita,
e per consiglio delle fate va a chiamarla sulla riva del mare, ove dice:
Ah,
Sirena di lu mari,
bellu piscí mi fa' fari,
com'anciulu
canti e l'aceddi addurmisci,
mànnamí
a mè suri, ca m'ubbidisci!
Caterina ode la voce del fratello e chiede alla sirena che la
lasci andare per pochi istanti accanto a lui.
Víen tolta la catena con sette anelli alla quale è legata; ella
può salire sul mare, abbraccia il fratello e nel congedarsi da lui scuote i capelli dai
quali cadono pietre preziose, oro, argento e grano.
Ella ritorna presso la sirena, dalla quale giunge a farsi dire
ciò che è necessario perché sia liberata.
Sette fratelli operai dovranno rompere i
sette anelli della catena.
Essi vi riescono, Caterina ritorna sulla terra e sposa il re.
Tratta
da
Le sirene in Leggende del mare
Maria Savi-Lopez
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