La
leggenda dei coralli
In
un tempo lontano lontano, un pescatore stava tornando a terra
con la sua barca.
Il cielo si stava facendo scuro, non solo
a causa del tramonto. Ma anche perché le nuvole si stavano addensando
all'orizzonte.
A
un certo punto, sentì un urlo straziante.
Riconobbe a fatica la voce di una ragazza, visto che
la tristezza e la paura le avevano camuffato il tono.
Nonostante non fosse molto coraggioso, il pescatore decise subito che
avrebbe fatto di tutto per salvare la giovane in pericolo.
Fermò la barca sugli scogli e a fatica la tirò in secca, per non farla
andare alla deriva. Il pescatore, per la fretta, non fece attenzione
al carico di pesci che aveva con cura riposto sulla barca.
Infatti, mentre trascinava la barca a riva, il pesce cadde su
alcuni ramoscelli. La ragazza urlava e si dibatteva perché una fata
malvagia e invidiosa della sua bellezza l'aveva legata a una roccia,
proprio vicino alla riva.
Il mare, sempre più agitato e freddo,
la bagnava con onde altissime. Il pescatore si buttò in mare, per
liberare la giovane dalle catene che ormai si trovano sott'acqua.
Intanto
i ramoscelli venivano colorati di rosso dal sangue dei pesci. E
a causa del freddo si indurivano immediatamente.
La
ninfa Malvina usò
quei ramoscelli per ornarsi e divertirsi. Quando si stancò li lanciò
in acqua.
La
leggenda narra che nacquero così i primi coralli
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