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Al pari del padre egiziano del Principe Predestinato, un certo re era
molto dolente di non aver figliuoli. Il bimbo che fu da quel momento detto "Nato e non veduto" rimase colle bionde sirene nella dimora incantata, e crebbe e divenne un giovine bellissimo. Egli sarebbe stato felice sotto le onde, ma non gli veniva mai permesso dalle sue guardiane di risalire sulla terra, per vedere i suoi genitori, e questo gli dava molto dispiacere.
Una giovanetta bella e povera andava un giorno raccogliendo erbe
in riva al mare jonio; ella vide una grossa pianta marina e si provò a sradicarla; appena
questa si staccò e le rimase in mano, il mare si aprì, ed ella cadde nel palazzo delle
sirene; proprio accanto al Principe Nato e non veduto. Questi si rallegrò molto, vedendo
quella bella figlia della terra, e volle subito sposarla.
Un giorno il Principe Nato e non veduto fu costretto ad allontanarsi dal palazzo; egli raccomandò alla sposa di non uscire dalle sue stanze, e di non lasciarsi vedere dalle sirene, che le si sarebbero mostrate neanche conoscendola. La giovane promise, ma, appena lo sposo si allontanò, prese a visitare il palazzo compiacendosi nel vedere tante cose meravigliose, mentre passava nelle sale di corallo e di madreperla, fra le piante bizzarre ed i fiori stupendi; fra le perle, l'oro ed i cristalli. Ella non incontrò in nessuna sala le sirene, di cui le aveva parlato lo sposo, e giunta che fu in un salone splendidissimo vide molte gattine intente a lavorare all'ago.
La
giovane disse:
Le
gattine risposero:
La
domanda della giovane avea turbato assai le gattine, le quali erano le belle sirene
trasformate in quel modo, e non volevano che altri le chiamasse gattine. La giovane si
avvide del loro sdegno, e, meditando dolorosamente sulle conseguenze della propria
imprudenza, ritornò nelle sue camere ad aspettare il Principe, al quale narrò, appena
egli giunse, quanto era accaduto.
La giovane partì e fece quanto le aveva detto lo sposo.
Fai lo sonno
ninno mio,
Benché
il Principe cantasse sommessamente, la sua voce fu udita di notte nel palazzo, ed il re e
la regina vollero sapere chi fosse colui che mostrava tanto amore per il bimbo ed osava
entrare di nascosto nella reggia. Dopo breve tempo le sirene vennero nella via e cominciarono a chiamarlo dicendo: - Vieni, vieni
Egli rispose: - Apri il portone - dissero ancora le sirene - E' chiuso con grosse sbarre di ferro - Salta nella via - E' selciata con rasoi Le sirene s'indispettirono e fecero divenire idiota il povero Principe!
Tratto
da Le Sirene in
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