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Con il sentimento della tua potenza eterna Vecchio oceano, o gran celibe, quando percorri la solenne solitudine dei tuoi flemmatici regni, t'inorgoglisci a buon diritto della tua magnificenza, e dei veraci elogi che io m'affanno a farti.
Voluttuosamente cullato
dai molli effluvi della tua lentezza maestosa,
ch'è il più grandioso fra gli attributi di cui il
sovrano potere t'ha gratificato, tu dispieghi, in
mezzo a un fosco mistero, su tutta la tua
sublime superficie, le tue onde incomparabili,
con il calmo sentimento della tua potenza
eterna.
L'uccello di passo
si posa su d'esse con fiducia, e si lascia
abbandonato ai loro moti; pieni d'una grazia
fiera, finché gli ossi delle ali abbiano
recuperato il vigore consueto per continuare
l'aereo pellegrinaggio. La tua grandezza morale, immagine dell'infinito, è immensa come la riflessione del filosofo, come l'amore della donna, come la bellezza divina dell'uccello, come le meditazioni del poeta.
Isidore
Ducasse
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