Epigonus constanciae
(Giglioli, 1880)
Il
corpo è allungato e fusiforme, con testa moderata (circa il 32-40% della
lunghezza totale) che si affusola parecchio arrotondandosi sul muso. E'
coperto da grandi scaglie ctnoidi decidue, che coprono anche la parte basale
della seconda pinna dorsale, dell'anale e della pinna caudale. La
linea laterale, alta ed evidente, ha 46-50 scaglie.
L'occhio è molto grande (41-49% dell'altezza del corpo),
leggermente ovale (più alto che largo) e sfiora il profilo superiore della
testa.
La bocca è grande e obliqua, ha la mascella inferiore leggermente prominente
e arriva all'altezza di un terzo-metà occhio. Presenti, non sempre
chiaramente, due piccole protuberanze vicino alla sinfisi mandibolare. I
denti sono piccoli e conici, disposti su premascellare, mandibola e vomere.
Altri denticoli si trovano su i palatini. Denti lievemente più
sviluppati si trovano al centro (in una
placca) e ai margini (in serie parallele) della lingua.
Specie che si distingue dai congeneri per la presenza di
una spina opercolare ossificata e pungente
e da altre piccole spine. Interopercolo e subopercolo debolmente seghettati.
Sul primo arco branchiale si trovano 29-36 branchiospine.
Le due pinne dorsali hanno forma subtriangolare. La prima è composta da 7
spine, di cui la prima è la più corta e la seconda e la terza le più grandi.
La seconda dorsale è composta da un raggio spinoso corto seguito da
8-10 raggi molli. La pinna anale è opposta alla seconda dorsale ed ha 2
raggi spinosi 8-9 raggi molli.
Le pinne pettorali hanno 16-19 raggi. Le
pinne ventrale si innestano toracicamente ed hanno 1 raggio spinoso e 5
molli. Il peduncolo è moderato e arriva al 24-28% della lunghezza. La pinna
caudale è forcuta.
Foto
in
ACTA ICHTHYOLOGICA ET PISCATORIA
Colore
del corpo giallo bruno, con membrana interradiale della dorsale scura e
con le
altre pinne incolori o biancastre pallide .
Specie
meso-bento-pelagico che frequenta la colonna d'acqua tra i 200 e i 400 m, ma
che può
risalire anche a 160 m o scendere a profondità superiori ai 700 m. Da adulto
diviene più bentonico.
Poco si sa del ciclo riproduttivo (si immagina che la
fase pelagica delle uova e delle larve duri molto poco) e di cosa si
alimenta.
Lunghezza massima intorno ai 20 cm, comunemente 16 cm.
Specie
dell'Atlantico orientale, del Mediterraneo meridionale e che si ritrova
nello Stretto di Messina
Foto di P. Wirtz in
fishbase.mnhn.fr
fishbase.mnhn.fr
Fonti
Nomi dialettali: nessuno |