Alepocephalus rostratus
Risso, 1820
E' lunica presente anche nei italiani
italiani
Ha corpo fusiforme, poco allungato e con i profili superiore e inferiore quasi rettilinei.
E' ricoperto da scaglie grandi,
che lungo la linea laterale (rettilinea ed evidente) sono
52-60. La testa è completamente priva di scaglie. Locchio è circolare e grande;
al suo margine anteriore si notano le narici, che sono vicine tra loro e quella posteriore è più grande di quella anteriore.
La bocca non è molto grande. La mandibola è appena prominente. I denti sono piccoli, sottili e
acuminati, disposti sia sulle mascelle che sul vomere e sui palatini. I pezzi opercolari sono formati da lamine ossee molto sottili e lopercolo
striato porta sul margine unampia membrana .
La pinna dorsale (18-20 raggi) è unica, spostata molto
indietro. La caudale è forcuta, le pettorali sono appuntite,
inserite in basso e poco più lunghe delle ventrali, che sono impiantate circa al centro
del corpo. L'anale (20-22 raggi) è quasi simmetrica
alla dorsale.
Foto in
www.pescatorrevieja.com
Corpo di colore
grigio ardesia con riflessi bluastri o violacei, la testa nera
lucida con occhi a riflessi verdastri. Cavità boccale e branchiale nere.
Catturato emette dal corpo un liquido nero,
che
ha
odore di muco o
come dicono in Sicilia, di "buridda"
(odore che lascia l'uovo nei bicchieri e nei piatti non lavati bene).
Vive in profondità da 700 metri fino ad oltre
3600
ed è più comune nelle zone più profonde. Probabilmente si nutre
di
invertebrati viventi nel fango dei fondi. Si cattura con palangresi tra 100 e 1800 metri di fondo
e con reti a strascico dai motopescherecci daltura.
Può raggiungere i 70 cm di lunghezza (mediamente tra 30 e
40 cm)
Segnalato nel Mar Ligure e nei mari della Corsica e della Sardegna
e nel Canale di Sicilia
Foto di José Francisco in
picasaweb
Nomi dialettali:
Nessuno. Raro
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