Pisodonophis semicinctus
E'
una specie atlantica che si è introdotta nel mediterraneo.
Il corpo è allungato e anguilliforme, quasi cilindrico per buona parte.
La linea laterale ha 53-59 pori preanali e 10-12
pre-pettorali; assenti i pori nella zona sovra-temporale.
La testa è conica, con la regione orbitale convessa, il
muso leggermente prominente e labbra sviluppate.
La narice anteriore è tubiforme, rivolta verso il basso e in prossimità della punta del
muso; la posteriore è posta, al disotto degli occhi e
appena sopra il labro superiore, in una apertura coperta da un lembo ed
è invisibile a bocca chiusa. I denti, in più serie su mascelle e su vomere, sono molariformi e con le punte leggermente smussate.
Le aperture branchiali sono piccole, laterali e semilunari.
Pinne dorsale e anale ben sviluppate e possono essere ripiegate in un apposito solco. La dorsale inizia prima
delle aperture branchiali e arriva alla zona caudale, dove il corpo
diventa nudo e indurito. Le pinne pettorali, con 10-11 raggi, sono sviluppate ma brevi. La
pinna caudale è assente.
Colore di fondo giallo, più chiaro ventralmente, con 15-18 macchie scure a sella sul dorso, che scendono
lateralmente per oltre la metà dell'altezza del corpo.
La prima macchia
si trova sulla testa e la seconda subito dopo la pinna pettorale.
Macchie rotonde di varie dimensioni si trovano sulla testa.
Le pinne
pettorali sono giallastre. Frequenta fondali sabbiosi o fangosi, intorno i 10-30 m. Si alimenta di piccoli crostacei e molluschi e altri invertebrati bentonici.
Nulla si sa sulla riproduzione, uova e larve leptocefaliche. Raggiunge
gli 80 cm di lunghezza, normalmente 60 cm.
Specie nord-atlantica orientale dal Marocco in Angola,
con presenza sporadica nel Mediterraneo.
La prima segnalazione si è avuta nel 1991, con un esemplare di 80 cm
pescato in vicinanza di Capo Bon in Tunisia. Altre segnalazioni si sono
avute per il Canale di Sicilia e per il Mediterraneo.
Prima segnalazione in acque italiane nel 1999 (Insacco G.
e Zava B., 1999, Atti Soc.. Italiana di Scienze Naturali del Museo
Civico di Storia Naturale di Milano, 140: 283-286)
Il nome comune di Miro leopardo è stato indicato in
Patrick Lousy (Guida all'identificazione
dei Pesci marini d'Europa e del Mediterraneo - Il Castello 2006
Fonti
species-identification.org,
www.ciesm.org,
journals.cambridge.org,
www.medit-mar-sc.net
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