Argentina sphyraena
Lnnaeus, 1758
Corpo
allungato, poco compresso lateralmente, ricoperto da
scaglie lievemente spinose molto caduche.
La testa è nuda, con occhio grande e tondo, narici piccole accostate tra loro.
La bocca è piccola e priva di denti sulle mascelle. La lingua è dotata di denti robusti e ricurvi (5-8). Le branchiospine sono corte e spaziate tra loro.
La pinna dorsale (9-11 raggi) si inserisce nella metà anteriore del corpo, l'anale (10-13 raggi) è spostata indietro fino al peduncolo caudale,
la caudale è forcuta con i lobi appuntiti. Le pettorali (12-15 raggi) sono lunghe quanto le ventrali (9-12 raggi), che si inseriscono
al disotto del termine della dorsale. Una piccola
dorsale adiposa presente al disopra dell'anale. Le vertebre sono in media 49.
Il colore è grigio-argento con fascia
laterale argentea brillante (più evidente negli esemplari che
hanno perso le scaglie). Testa e opercolo argentati. Anche membrana
peritoneale e vescica natatoria sono argentati esternamente.
Vive tra i 400 e i 600 metri in vicinanza del fondo,
ma può spingersi a quote meno elevate. Nello stretto di Messina
capita spesso in estate sotto la luce delle lampare. La riproduzione va da
febbraio ad aprile e le uova, dopo una breve fase
pelagica, si affondano. Si nutre di crostacei decapodi e copepodi, molluschi bentonici ed
altri invertebrati. Viene catturata dai pescherecci di altura.
Ha carni buone e delicate. Può raggiungere la
lunghezza di 30 cm, mediamente è intorno a 15 cm.
Comune nel Tirreno, rara in Adriatico.
Foto in
www.mnhn.fr/iccanam
Foto di
Cesar in
picasaweb
Foto di Olga Lamas Murúa
Foto di E. Svensen in
fishbase
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